Attraverso i canali social aiuta i genitori a prendersi cura dei loro bimbi e come sostiene… fa il lavoro più bello del mondo!

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Pic By Dott.re Marco Nuara

Partiamo insieme dalle basi: pelle di un adulto e pelle del bambino, quali sono le principali differenze?
La pelle è un organo che ha il compito di difenderci dall’esterno. Esercita un effetto barriera mantenendo fuori ciò che deve rimanere all’esterno e trattenendo ciò che serve all’interno, l’acqua. Una pelle più secca del normale, sia per costituzione sia in seguito all’uso di prodotti non appropriati, risulta meno efficace nello svolgere il suo compito permettendo un maggior passaggio di sostanze da dentro a fuori e viceversa. In questa situazione la pelle si presenta più sensibile e il contatto con sostanze generalmente ben tollerate può provocare reazioni infiammatorie e prurito. Nei bambini, soprattutto nei primi due anni di vita, la pelle è immatura: risulta più secca, più sottile e più permeabile. Questi aspetti si accentuano nei soggetti con dermatite atopica, che si manifesta con irritazione e secchezza, localizzata soprattutto alle pieghe cutanee.
Con lo sviluppo, soprattutto durante la pubertà, la pelle matura, diventa più efficiente e la prevalenza di dermatite atopica si riduce dal 15-20% nei bambini al 5% negli adulti. Ecco perché è così importante prendersi cura della pelle dei nostri bambini fin dalla nascita!

Dalla teoria alla pratica, nella nostra routine familiare quali sono le buone abitudini che dobbiamo rispettare?
Pensiamo alla pelle nella prima fase della vita come un muro di mattoni mal cementato, noi possiamo migliorare questo equilibrio. La raccomandazione è quella di non lavare troppo spesso il bambino, di porre attenzione ai detergenti utilizzati e di applicare creme emollienti che compensino la perdita d’acqua e la secchezza fisiologica.
In particolare le creme emollienti sono importantissime perché idratano la pelle e le permettono di trattenere l’acqua.

Sfatiamo quindi il falso mito del bagnetto frequente!
Un mito assolutamente da sfatare e vi spiego il motivo: nei primi due anni di vita il bambino viene lavato molto spesso durante la giornata, soprattutto a causa dei frequenti cambi di pannolino. Nella maggior parte dei casi non è necessario utilizzare detergenti ma è sufficiente sciacquare sotto acqua corrente. Negli altri casi basterà una piccolissima quantità di detergente.
Non è necessario fare il bagnetto tutti i giorni, anzi lo sconsiglio! Lavare troppo spesso la pelle la rende ancora più secca e permeabile.

Quali sono i suoi consigli per guidarci nella scelta dei prodotti per l’igiene dei bambini?
Scegliete i detergenti non schiumogeni e non profumati. Massima attenzione va posta alla composizione dei prodotti per l’igiene del bambino.
Essendo la pelle più permeabile e sensibile qualunque ingrediente, anche di origine naturale, potrebbe irritarla, infiammarla, provocare sensibilizzazione allergica. Per ridurre i rischi consiglio di utilizzare i prodotti con le composizioni più semplici, con un minor numero di ingredienti. In caso di dubbi è sempre meglio consultare il Pediatra di fiducia prima di qualsiasi applicazione.
Ricordo che le creme solari sono sconsigliate sotto i sei mesi di età, età nella quale il bambino non deve essere comunque esposto alla luce diretta del sole. La pelle del neonato è ancora immatura e così anche la sua capacità di proteggersi dai danni provocati dai raggi ultravioletti.
Gli indumenti possono contribuire all’irritazione della cute. Meglio scegliere il cotone, la seta e il lino se a diretto contatto con la pelle. Attenzione anche ai detersivi utilizzati pe il bucato: preferite il sapone di Marsiglia ed evitate ammorbidenti e inutili antisettici.

La ringraziamo Dottor Nuara per la sua disponibilità e il suo continuo impegno alla divulgazione scientifica!
Per approfondire e seguire il Dottore Marco Nuara @marconuara_pediatra

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